Andrea Staid è docente di Antropologia Culturale e Visuale presso la Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, direttore della biblioteca di antropologia Meltemi Editore, e co-direttore di Field work-travel writing Milieu edizioni. Ha conseguito il suo dottorato in Arte e Antropologia e a pubblicato diversi libri tra cui “Abitare illegale” e “La casa vivente”, tramite la quale porta avanti la sua ricerca antropologica. Nella suo ultimo libro “Essere Natura. Uno sguardo antropologico per cambiare il nostro rapporto con l’ambiente”, Staid ripercorre l’evoluzione dell’antropocentrismo europeo che ha determinato il dualismo tra natura e cultura, permettendo così all'uomo di servirsi degli ecosistemi come risorse produttive per arricchire se stesso.Durante l’episodio parleremo del binomio natura-cultura, paradigma profondamente insito nella mentalità delle società occidentali, per cui l’uomo e la natura sono due entità distinte che esistono su due binari paralleli che non si incrociano mai.Il discorso è portato avanti parallelamente con l’introduzione dell’ultima pubblicazione dell’ospite, Andrea Staid, sia per valorizzare il suo contributo in letteratura sia per ascoltare la visione personale dell’antropologo nei confronti di temi così complessi. Verranno raccontate brevemente le origini storico-scientifiche del paradigma natura-cultura, in modo da comprendere e riconoscere il retaggio culturale da cui proviene il modello di pensiero e individuare come tale visione faccia intrinsecamente parte della nostra società, e come questa influenzi tutt’oggi le nostre scelte, i nostri comportamenti, e il nostro linguaggio. Da queste riflessioni nascono diverse domande, come: Cos’è per noi la "natura"? Quali rappresentazioni guidano la nostra idea di natura? Cosa intendiamo quando utilizziamo termini come natura o naturale? Come vivo il rapporto con la natura? Nel corso dell’episodio proveremo a riflettere su questi interrogativi, provando sia a dare delle risposte, sia a porre nuovi quesiti.

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