Abbagliamento e sensibilità al contrasto: il ruolo delle lenti ad alte prestazioni

26/10/2025 3 min Temporada 1 Episodio 302
Abbagliamento e sensibilità al contrasto: il ruolo delle lenti ad alte prestazioni

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Episode Synopsis

Sono in grado di ridurre il disagio, offrendo così un miglioramento della visione in casi di cataratta iniziale o di attività sportive: se n’è parlato all’evento interdisciplinare di inizio ottobre a Monopoli, promosso da Dai Optical, che ha presentato anche le opportunità per i soggetti con senso cromaticoAnna D’Ambrosio, oculista specializzata in ipovisione e presidente di Prisma, ha spiegato che l’energia luminosa è caratterizzata da lunghezza d’onda, velocità di propagazione nel vuoto e frequenza. «L’occhio umano risulta sensibile a lunghezze d’onda tra 380 e 780 nm: sotto i 380 nm c’è l’ultravioletto e al di sopra dei 780 nm l’infrarosso», ha ricordato D’Ambrosio alla cinquantina di professionisti, tra oftalmologi, ortottisti e ottici optometristi, intervenuti all’incontro del 4 ottobre presso l’Hotel Porto Giardino di Monopoli (nella foto), moderato da Ugo Procoli, oculista presso il reparto di Oftalmologia dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Consorziale Policlinico di Bari. L’oftalmologa pugliese ha inoltre analizzato come le varie lunghezze d’onda interagiscono con le strutture oculari e come l’elaborazione delle immagini avviene già a livello retinico, dove i recettori e le diverse cellule ganglionari compiono una selezione delle radiazioni luminose a seconda di colore, movimento e orientamento spaziale.Danilo Mazzacane ha poi specificato che il cristallino si ingiallisce con l’età, per cui si riduce la trasparenza, aumentano le aberrazioni, si ridimensiona la sensibilità al contrasto e si altera la visione dei colori. «In particolare crescono i difetti cromatici blu-giallo, con visione simile a una forma specifica di daltonismo come la tritanopia, e si manifesta minore sensibilità intorno ai 560 nm - ha detto l’oftalmologo - Inoltre si riduce il passaggio della luce blu e questo rende la retina particolarmente sensibile alla luce gialla. Lo scattering, o diffusione della luce, può peggiorare i sintomi della cataratta, come visione offuscata e abbagliamento, perché i raggi luminosi vengono deviati in modo incontrollato dal cristallino opaco. Oppure questi si manifestano come fenomeni che rendono difficile vedere in modo chiaro, ad esempio aloni intorno alle luci».​Uno dei problemi principali della visione negli anziani è proprio l’abbagliamento. «Ciò porta a una diminuzione della sensibilità al contrasto, cioè della capacità di distinguere chiaramente bianco e nero in condizioni di forte luce - ha sottolineato Mazzacane - Gli studi di Sakamoto hanno mostrato che tagliando in modo selettivo la luce gialla intorno ai 585 nm si ottiene un netto miglioramento della sensibilità al contrasto sotto abbagliamento».

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